Poiché non tutte le donne fanno mille cose (e in piedi) e non tutti gli uomini ne fanno una o due (seduti), più che il GENERE, è l'OCCUPAZIONE che condiziona l'accettazione della sedia a rotelle.
Se fare un tubo non va bene, la cosa migliore è fare un lavoro da scrivania (che ci assomiglia), che livella i seduti per motivi di salute ai seduti per contratto di lavoro.
Prima ancora, è fondamentale organizzare il viaggio da casa, per evitare di arrivare in ufficio già stanchi. L'ideale è la casa-bottega, ma va benissimo anche raggiungere il lavoro senza dipendere dagli altri e dai motori.
Sul lavoro è vietato snobbare la tecnologia, a meno che non vogliate tornare a fare le ricerche, i bonifici e le raccomandate come si faceva negli anni 80. In aggiunta, io uso un programma di dettatura che funziona benissimo e risparmia fatica alle mie dita. Ce ne sono anche online e free come Talk Typer.
Alcuni consigli sul lavoro.
- Quale che sia il motivo per cui vi trovate in sedia a rotelle, ricordate che per voi tutto è più faticoso che per i vostri colleghi: quindi, gestite bene le energie. Un buon modo, se si può, è spezzare la giornata facendo una pausa di due ore di cui una, possibilmente, sdraiati e senza fare nulla. In generale conviene diluire lo sforzo nell'arco non solo della giornata ma anche della settimana: meglio lavorare il sabato che caricare troppo gli altri giorni. Un altro consiglio è iniziare a lavorare la mattina presto, quando si hanno più energie.
- Sul lavoro non fate mai pesare il vostro handicap e utilizzate i permessi della legge 104 solo quando è strettamente necessario. Però, se i colleghi assumono atteggiamenti sconvenienti, può fare effetto diffondere voci su fantomatici diritti che da un giorno all'altro potreste far valere a loro discapito, e vedrete che di colpo inizieranno a sensibilizzarsi ai vostri problemi.
- Ricordatevi sempre che non tutti i colleghi che deambulano sono una meraviglia.
Esempio di collega perfettamente deambulante (da "Impiegati... male!") |
Se sul lavoro conviene gestire le energie al massimo risparmio, non applicate questo metodo anche al tempo libero.
Passare sette giorni su sette a risparmiare energie, oltre a rendervi un peso sociale, comporterebbe un indebolimento fisico e mentale.
Starete meglio, non farete una faccia disperata ogni volta che vi propongono un'uscita e avrete più rispetto per il vostro corpo, che sentirete come una struttura poco efficiente ma interessante, come un'auto d'epoca, una macchina fotografica analogica o un disco di vinile.
Tra i sani c'è qualche Ferrari ma anche tanti che hanno il fascino di una fotocamera uguale a tutte le altre, di un Mp3 o di una Punto.
Sono sempre meno le occupazioni precluse ai disabili.
Quindi, non vale più dire ai poliziotti: "Sono disabile, non potete farmi niente!"
mi ha colpito la situazione del rapinatore disabile. io ho una discreta artrosi all'anca e alle mani, inoltre il mio quoziente intellettivo è scarso (pur restando nella media) e ho una imbarazzante tendenza all'astrazione. se facessi una rapina anch'io...ehm...avrei diritto a qualche sconto di pena?
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