1 luglio 2015

Dipende da come ti siedi /2: l'occupazione

(segue da il GENERE)

Poiché non tutte le donne fanno mille cose (e in piedi) e non tutti gli uomini ne fanno una o due (seduti), più che il GENERE, è l'OCCUPAZIONE che condiziona l'accettazione della sedia a rotelle.
Se fare un tubo non va bene, la cosa migliore è fare un lavoro da scrivania (che ci assomiglia), che livella i seduti per motivi di salute ai seduti per contratto di lavoro.
Prima ancora, è fondamentale organizzare il viaggio da casa, per evitare di arrivare in ufficio già stanchi. L'ideale è la casa-bottega, ma va benissimo anche raggiungere il lavoro senza dipendere dagli altri e dai motori.
Sul lavoro è vietato snobbare la tecnologia, a meno che non vogliate tornare a fare le ricerche, i bonifici e le raccomandate come si faceva negli anni 80. In aggiunta, io uso un programma di dettatura che funziona benissimo e risparmia fatica alle mie dita. Ce ne sono anche online e free come Talk Typer.


Alcuni consigli sul lavoro.
  1. Quale che sia il motivo per cui vi trovate in sedia a rotelle, ricordate che per voi tutto è più faticoso che per i vostri colleghi: quindi, gestite bene le energie. Un buon modo, se si può, è spezzare la giornata facendo una pausa di due ore di cui una, possibilmente, sdraiati e senza fare nulla. In generale conviene diluire lo sforzo nell'arco non solo della giornata ma anche della settimana: meglio lavorare il sabato che caricare troppo gli altri giorni. Un altro consiglio è iniziare a lavorare la mattina presto, quando si hanno più energie.
  2. Sul lavoro non fate mai pesare il vostro handicap e utilizzate i permessi della legge 104 solo quando è strettamente necessario. Però, se i colleghi assumono atteggiamenti sconvenienti, può fare effetto diffondere voci su fantomatici diritti che da un giorno all'altro potreste far valere a loro discapito, e vedrete che di colpo inizieranno a sensibilizzarsi ai vostri problemi.
  3. Ricordatevi sempre che non tutti i colleghi che deambulano sono una meraviglia.
Esempio di collega perfettamente deambulante
(da "Impiegati... male!")
Avvertenza.
Se sul lavoro conviene gestire le energie al massimo risparmio, non applicate questo metodo anche al tempo libero.
Passare sette giorni su sette a risparmiare energie, oltre a rendervi un peso sociale, comporterebbe un indebolimento fisico e mentale.
Meglio ritagliarsi un paio di momenti alla settimana in cui provare a faticare facendo sport, fisioterapia, bricolage o qualsiasi altra attività fisica che vi è consentita.
Starete meglio, non farete una faccia disperata ogni volta che vi propongono un'uscita e avrete più rispetto per il vostro corpo, che sentirete come una struttura poco efficiente ma interessante, come un'auto d'epoca, una macchina fotografica analogica o un disco di vinile.
Tra i sani c'è qualche Ferrari ma anche tanti che hanno il fascino di una fotocamera uguale a tutte le altre, di un Mp3 o di una Punto.




[continua in ISTRUZIONI]


Flash dal mondo a rotelle

Sono sempre meno le occupazioni precluse ai disabili.






Quindi, non vale più dire ai poliziotti: "Sono disabile, non potete farmi niente!"




1 commento:

  1. mi ha colpito la situazione del rapinatore disabile. io ho una discreta artrosi all'anca e alle mani, inoltre il mio quoziente intellettivo è scarso (pur restando nella media) e ho una imbarazzante tendenza all'astrazione. se facessi una rapina anch'io...ehm...avrei diritto a qualche sconto di pena?

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