1 maggio 2014

Sclerosi a scacchi

- You drew black
- Very appropriate. Don't you think so?

Se fosse una partita a scacchi oggi sarei messo più o meno così.

La regina l'avrei persa subito, nel '95 con la diagnosi.
I cavalli li avrei persi tra il 2006 e il 2009, quando ho iniziato a camminare con la stampella e poi sono passato alla sedia a rotelle. Un alfiere l'avrei perso più recentemente, non riuscendo più a fare certe piacevoli sortite.
Qualche pedone l'avrei perso qua e là tra sintomi secondari e debolezze varie.

Questo è quello che mi resterebbe.
Le torri, baluardi fondamentali. Vanno mosse con estrema prudenza perché non bisogna mai dare nulla per scontato: carattere e famiglia possono sempre cadere, in pochissimo tempo e quando meno te lo aspetti.
Un alfiere, che è la mia residua capacità di fare qualche fuga che non mi faccia sentire sempre imprigionato nel ruolo difensivo.
Qualche pedone, amici e piccole sicurezze curati e coltivati negli anni, mai sottovalutati.

Tutto sommato posso ancora ambire a una onorevole patta.
L'avversario è imbattibile ma lento e, dopo le catture iniziali, è diventato prevedibile.
A questo punto, mi serve una sola cosa: imparare a giocare bene a scacchi.




[rivedi la mia STORIA]



4 commenti:

  1. attacco la kamciacta dalla cita; ah no non era scacchi ma risiko !!; e non si dimentichi che i pedoni on sativex possono diventare regine !

    RispondiElimina
  2. importante è non perdere l'ironia e il buon umore, l'ho imparato anch'io

    RispondiElimina
  3. la tua Regina non la perderai mai...

    RispondiElimina