27 aprile 2011

Pensieri sparsi in 16 anni di malattia

La scienza non fa i promessi passi da gigante, forse la sclerosi multipla.

Finché hai un medico che ti segue va bene, il problema è quando hai un medico che ti spinge.

Con la sclerosi multipla puoi ancora ballare, ma solo la break-dance.

Dalla fisioterapia ho imparato che nella vita ci vuole gluteo.

Ero a un passo dalla sedia a rotelle, e quella volta non sono inciampato.

Avrei accettato un malattia progressista, ma me ne è capitata una progressiva.

L’uomo ha impiegato cinque milioni di anni per raggiungere la postura eretta, io quattro anni per perderla.

Sognavo di mettere su una cover band degli Smiths, adesso posso solo farne una di Pierangelo Bertoli.

Non sono finito su una sedia a rotelle, mi ci sono solo seduto.



1 commento:

  1. "Non amo trincerarmi in un sorriso 
    detesto chi non vince e chi non perde 
    non credo nelle sacre istituzioni 
    di gente che ha il potere e se ne serve 
    giocattoli di carta in mano ai pazzi 
    puntati su milioni di persone 
    tu ascolti tutto e cerchi di capirmi 
    finendo poi per fare confusione 
    e dici che per te non sono in pace 
    certo che almeno in questo mi conosci 
    nell'attimo che brucia la ragione 
    io butto al fuoco tutte le mie croci 
    e semino i miei fatti personali 
    mischiati a tutto quello che è sociale 
    e vivo con la stessa indipendenza 
    gli scandali le guerre o la spirale. 
    Perché son fatto così 
    e non ci posso far niente 
    prendimi pure così 
    come mi accetta la gente 
    che mi sorride e che mi lascia parlare 
    però non mi sente..."

    Non conta che tipo di ballo puoi ballare, o che tipo di musica puoi suonare, se in un modo o nell'altro hai il dono di saper comunicare.
    Non serve commentare quando davvero si sta ad ascoltare!

    Ben ritrovato!
    Sara

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