2 giugno 2009

Seconda uscita in sedia a rotelle


Reduce dalla seconda uscita in sedia a rotelle.
Felice di non essere tornato a casa distrutto come sempre quando usavo il deambulatore o la stampella.
La sedia sta comodamente in macchina, è maneggevole e non mi stanca affatto spingerla da solo, la difficoltà semmai è andare dritti (mai provato a remare?).
E questa è a noleggio, chissà come sarà bella la MIA!.

Per prima cosa sono sollevato dal fatto che i bambini hanno accolto bene la novità, sono contenti di andare dopo tanti anni finalmente a spasso anche con me, orgogliosi del mezzo-giocattolo che ci distingue dagli altri, fieri della responsabilità concessa loro di guidare spingendomi. Che è una buona alternativa alla osservazione dei monumenti e dei ruderi della città eterna.

Ecco alcune cose che abbiamo imparato:
1) mai noleggiare per la prima volta nella vita la sedia per andare in vacanza, andare con la sedia è tra l’arte e lo sport, tecnica, meccanica, strategia
2) mai scendere dalla macchina e dire: ora partiamo, che ci vuole? bisogna prima sistemarsi, organizzarsi, equipaggiarsi: io ci ho rimesso subito il giacchino estivo della Timberland che mi piaceva tanto, il cellulare è meglio al collo, tutto il resto va infilato addosso o nella retina dietro
3) anche per questo motivo, ma non solo, non lasciare che i compagni di gita ti trasformino in attaccapanni dando ogni cosa con un TO' TIENI QUESTO; soprattutto se il QUESTO è un bambolotto che la figlia ha strillato per portarsi dietro stufandosene ovviamente un minuto dopo
4) non pensare che per fare un gradino basta spingere e se è alto basta spingere più forte: non ho mai visto tre passanti chiedere a uno sulla sedia se serve aiuto, a me è successo tre volte (e ovviamente ho risposto no grazie col sorrisetto come dire "non si preoccupi, uso questo coso meglio che lei le sue gambe", salvo poi lasciare al passante grossi dubbi in proposito)
5) mai indossare un cappellino da baseball bianco perché, in piedi passi, ma se sei seduto sulla roulette sembri deficiente (cui potresti aggiungere il bambolotto del punto 3)
6) evitare anche gli occhiali neri se non vuoi sembrare anche cieco
7) chi spinge si trattenga da velocità superiori alla camminata: il poveretto strillerà terrorizzato di capottare a ogni buca o di tagliare le caviglie ai turisti; chi spinge resterà male per i rimproveri (specie se figlio/a che miracolosamente è contentissimo/a di spingere), chi osserva si chiederà il perché di tante ingiustizie tutte insieme
8) chi spinge eviti di sbuffare, che vuol dire a ogni respiro ricordare al trasportato che è un peso
9) non vale neanche chiedere al trasportato di collaborare perché ad aiutarsi con le braccia mentre si è spinti si rischia solo di tranciare le dita
10) evitare di organizzare la prima uscita alla Villa Celimontana che è fatta di prati scoscesi, vialetti chiusi per lavori e pollini allergogeni, quando ad ogni starnuto a me, come alla maggior parte dei miei omologhi, scappa la pipì, e poiché con la macchina si arriva in cima ma i bagni sono a valle, prima poi ci si lancia in giù con la moglie che rulla e il marito che impreca
11) non abbattiamoci, non si può che migliorare

(vedi la sezione Istruzioni)

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